Su gentile concessione del professor Deriu, a questo link le slides della sua relazione
Secondo
alcuni sociologi il potere è basato sul controllo della comunicazione e
dell’informazione: un da esplorare alla luce del passaggio storico dalla
comunicazione di massa all'autocomunicazione di massa che, resa possibile
dall'emergere di un nuovo sistema multimediale, permette a sua volta che la
voce di attori estranei all'establishment raggiunga un pubblico ampio,
scatenando la mobilitazione politica. In tutto il mondo gli effetti sociali e culturali
di questi mutamenti sono sotto gli occhi di tutti.
“Oggi non viviamo un’epoca di cambiamento
quanto un cambiamento d’epoca”, affermò Papa Francesco, nel 2015, al
Convegno Ecclesiale di Firenze. Il rapporto tra comunicazione e potere fa parte
di quelle situazioni che – proseguì Francesco – “pongono dunque sfide nuove che per noi a volte sono persino difficili
da comprendere. Questo nostro tempo richiede di vivere i problemi come sfide e
non come ostacoli”.
Nel
solco di questa analisi, il Meic di Parma organizza un ciclo di incontri per
comprendere le nuove dimensioni della comunicazione e interrogarsi su come
vivere da cristiani e cittadini responsabili in una società in cui la
comunicazione assume dimensioni così pervasive sui nuovi ambienti delle
relazioni e sulla formazione dell’opinione pubblica.
Il primo
incontro è in programma giovedì 24 gennaio,
alle ore 20.45, al Centro Pastorale Diocesano “Anna Truffelli”, in via
Solferino 25 (secondo piano) e avrà per titolo: “Dalle Fake news alla Fake
democracy? Informazione, opinione pubblica e qualità della democrazia”. Relatore
della serata sarà il professor Marco Deriu, sociologo della comunicazione
presso il Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese
Culturali dell’Università degli Studi di Parma. Seguirà dibattito libero tra i
partecipanti.
Su gentile concessione del professor Deriu, a questo link le slides della sua relazione