lunedì 12 dicembre 2016

Rinnovarsi per coinvolgere: il MEIC a Parma e l’intervento del Presidente nazionale Beppe Elia


Il 28 novembre scorso il MEIC di Parma ha promosso un interessante pomeriggio di riflessione sulla sua storia e sulle prospettive di impegno dei cattolici impegnati nella cultura e nella società, avente come filo conduttore il tema “Testimoniare il Vangelo”.
La prima parte dell’incontro è stata dedicata alla storia del MEIC a Parma dagli albori (anni ’30 del ‘900) agli anni recenti. Dopo un saluto di Don Giorgio Schianchi, già assistente del MEIC per lungo tempo,  è intervenuta Graziana Pompignoli, che ha presentato il suo libro “80 anni del MEIC a Parma (Frammenti)” – già recensito sul settimanale diocesano Vita Nuova il 14 luglio scorso - ripercorrendo tappe, episodi e figure (da Don Cavalli a Don Antolini, da Giovanna Passalacqua a Bruno Zucchelli, per citarne alcuni) di una lunga e significativa presenza del Movimento nel tessuto della nostra diocesi e della nostra città.
La seconda parte dell’incontro ha riguardato invece il presente e le prospettive del MEIC e in generale della Chiesa italiana, con l’intervento del Presidente nazionale del MEIC, Beppe Elia. Questi ha confermato la volontà di un rilancio della presenza associativa laicale in risposta a una certa crisi che tutte le realtà associate – ecclesiali e non – stanno vivendo in questi anni. Non si tratta tanto o soltanto di un problema di numeri, ha detto, ma di qualità del contributo che si offre e di capacità di coinvolgimento. Ma un ruolo più attivo dei laici non è sufficiente se non è tutta la chiesa a ripensare e riformare se stessa, seguendo le indicazioni di Papa Francesco. Occorre infatti una volontà di apertura, di relazione, di dialogo che permei i modi con cui si opera nella vita quotidiana delle nostre comunità; occorre maggiore disponibilità ad innovare forme e strumenti della propria presenza e a sperimentare vie nuove  per coinvolgere le persone, in particolare i giovani. Il cambiamento è possibile se ognuno si impegna in prima persona: “Dobbiamo – ha affermato Elia - essere noi nuovi, per rendere nuova la Chiesa”.

In questa prospettiva di impegno si situa anche – ha concluso Elia – l’Assemblea nazionale del MEIC che si terrà dal 2 al 4 giugno ad Assisi. In quella occasione, oltre al rinnovo delle cariche interne, verrà approvato un documento, elaborato col contributo di tutti i gruppi, che indicherà gli obiettivi fondamentali di lavoro per il prossimo triennio. 




martedì 15 novembre 2016

“Misericordia e città” : farsi carico delle domande profonde di ogni persona. La tavola rotonda organizzata da MEIC, FUCI e Azione Cattolica

La centralità della misericordia che Papa Francesco ha voluto affermare, anche con l’indizione del Giubileo Straordinario, ha suggerito a  MEIC, insieme a FUCI ed Azione Cattolica, di affrontare la questione sotto un profilo finora rimasto un poco in ombra: quello del rapporto tra misericordia e città. La misericordia è soltanto una scelta individuale o, al più riservata a realtà sociali, di volontariato, ecc. o interpella anche la società e, più specificamente, la politica? Su questo tema si sono confrontati nella serata dell’8 novembre 2016, in Centro Pastorale, due voci significative come il consigliere regionale Giuseppe Boschini, modenese, e Albertina Soliani, già Senatrice e da alcuni anni impegnata nell’associazione amicizia Italia-Birmania "Giuseppe Malpeli", nonché presidente dell’Istituto Cervi (la  consigliera comunale Patrizia Ageno non ha potuto partecipare a causa del prolungarsi del Consiglio). Dopo l’introduzione di Sandro Campanini (Presidente MEIC) - secondo il quale la misericordia nell’agire politico si pone come una continua domanda rispetto alle proprie scelte, nello spazio intermedio tra impossibili semplificazioni e inaccettabile separatezza – ha preso la parola Boschini, che ha proposto come trama del suo intervento le tre parabole della misericordia nel capitolo 15 del Vangelo di Luca. Considerando il racconto  della “pecorella smarrita”, ha posto in evidenza che, come il “buon pastore” si interessa a tutte le pecore a lui affidate, così il politico non può fare riferimento solo alla maggioranza o alle categorie organizzate – seppur questo sia in parte inevitabile e legittimo – ma deve misurarsi anche con le singole persone e i loro problemi ed attese, nella disponibilità a un vero ascolto;  dedicando attenzione, appunto, alla “pecorella smarrita” e non solo alle novantanove. Non è sufficiente, in molti casi, varare buone norme se poi non si tiene conto delle situazioni particolari: compito non facile ma sul quale si misura oggi, secondo Boschini, una nuova qualità dell’azione politica e amministrativa. Con un rapido passaggio sulla seconda parabola – quella della donna che cerca e trova la dramma perduta – il relatore ha messo in luce che la stessa logica vale in ambienti completamente diversi, come a dire che va interpretata e esercitata in ogni situazione. Infine, della parabola del “padre misericordioso” Boschini ha sottolineato l’intensa immagine del padre che guarda lontano e corre incontro al figlio quando è ancora distante: oggi – ha concluso – misericordia in politica vuol dire anche guardare oltre l’immediato e cercare di preparare già ora le risposte alle domande del futuro.

Albertina Soliani ha esordito ricordando la modalità non violenta con cui Aung Sang Suu Kyi e il suo movimento sono riusciti, dopo terribili persecuzioni, a vincere le elezioni (proprio un anno fa) e a porre fine a un lungo regime dittatoriale militare. Ancora adesso, a causa di alcuni conflitti mai sopiti, la riconciliazione è il primo obiettivo da perseguire, lottando contro la rabbia, l’avidità, la paura, l’ignoranza. Dietro tutto questo, ha affermato Soliani, c’è un grande moto di spiritualità, che è cosa estremamente concreta e “rivoluzionaria”; e d’altra parte, se tante volte la politica delude, occorre anche riflettere su quali sono le domande che ad essa vengono poste dalle persone, se di interesse contingente o se più alte e vere: occorre quindi provocare la politica a volare alto. Misericordia nella città è anche mettere al centro – come chiede Papa Francesco - tutte le periferie, fisiche ed esistenziali; non affidarsi solo alle organizzazioni preposte alla solidarietà ma sentirsi tutti chiamati all’aiuto reciproco;  coltivare e offrire speranza nel futuro. In questo senso, tocca in primis ai laici, con le loro competenze ed energie,  il compito di inventare una nuova sintesi, un patto fondativo dal quale poi far scaturire le scelte operative. In questo impegno, in sintonia con la sofferenza presente ma condotto nel segno della gioia, ci sono esempi che illuminano la strada: come quello di un’altra, grande donna, Tina Anselmi, accompagnata all’incontro definitivo col Signore in una bara avvolta nel tricolore e con a fianco il cero pasquale acceso.




venerdì 28 ottobre 2016

MEIC
(Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale)
FUCI
(Federazione Universitaria Cattolica Italiana)
Azione Cattolica Italiana

Anno Santo Straordinario 2015-2016

INCONTRO
LA MISERICORDIA NELLA CITTÀ
Come la misericordia interroga la gestione della cosa pubblica

MARTEDÌ 8 NOVEMBRE 2016 – ORE 21
Centro Pastorale Diocesano “Anna Truffelli”
 Parma, viale Solferino 25 – Sala Card. Ferrari

Intervengono

Patrizia Ageno 
Consigliera comunale Parma

Giuseppe Boschini 
Consigliere regionale Emilia-Romagna

Albertina Soliani 
Associazione Amicizia Italia-Birmania “G.Malpeli”
Istituto Cervi

La serata è aperta a tutti/e.

Info: 335.8350639 

lunedì 16 maggio 2016

Intitolato ad Anna Truffelli il Centro Pastorale Diocesano (14 maggio 2016)

Sabato 14 maggio 2016 il Centro Pastorale Diocesano di Parma, in viale Solferino 25 (ex Seminario Minore), è stato intitolato ad Anna Truffelli, prematuramente scomparsa un anno fa a causa di una grave malattia, il 13 maggio 2015.
Anna, sposata, tre figli, era insegnante di storia e filosofia nei licei  ed è stata Presidente diocesana dell'Azione Cattolica di Parma per due mandati, dal 2005 al 2011, poi responsabile, come figura adulta, del Concilio dei Giovani promosso dal Vescovo.
Il MEIC era presente all'evento con il Presidente e una delegazione del gruppo.
Nel centro diocesano hanno sede diverse associazioni, tra cui appunto Azione Cattolica, MSAC, FUCI e anche il MEIC, che condivide una delle stanze assegnate alla FUCI.
L'evento dell'intitolazione, coordinato da don Matteo Visioli, è stato molto bello e partecipato: ogni associazione ha letto un brano o un pensiero che la caratterizza; poi il Vescovo, Mons. Enrico Solmi, è intervenuto ricordando la figura di Anna, il suo impegno e il senso del Centro Pastorale in cui ogni realtà si incontra con altre in un continuo arricchimento.
E' stata quindi scoperta una stele dedicata ad Anna nell'atrio di ingresso.
Dopo l'intitolazione, c'è stato un interessante intervento sui temi dell'educazione dei giovani da parte di don Giorgio Bezze, presbitero della Diocesi di Padova, dove segue la pastorale giovanile, già assistente del settore giovani di AC.
Tante le persone che hanno partecipato all'evento e che hanno potuto stringersi alle famiglie Truffelli, Ronchini e congiunti, nel ricordo di Anna, che troppo presto è salita al cielo ma che certamente continua a seguirci con la sua tenacia, il suo desiderio di andare al fondo delle cose, la sua fede, il suo largo sorriso.

Riportiamo qui il brano, sempre attuale, letto da Ilaria Campari (FUCI) a nome di FUCI, MSAC e MEIC:


"Tutti le persone di qualunque razza, condizione ed età, in forza della loro dignità di persona hanno il diritto inalienabile ad una educazione, che risponda alla loro vocazione propria (…) al fine di garantire la vera unità e la vera pace sulla terra.

La vera educazione deve promuovere la formazione della persona umana sia in vista del suo fine ultimo, sia per il bene dei vari gruppi di cui l'uomo è membro ed in cui, divenuto adulto, avrà mansioni da svolgere.
Pertanto, i fanciulli ed i giovani (…) debbono essere aiutati a sviluppare armonicamente le loro capacità (…), ad acquistare gradualmente un più maturo senso di responsabilità (…) per ben condurre la loro vita personale e la conquista della vera libertà, superando con coraggio e perseveranza tutti gli ostacoli.
Tra tutti gli strumenti educativi un'importanza particolare riveste la scuola, che in forza della sua missione, mentre con cura costante matura le facoltà intellettuali(….), la capacità di giudizio (…) promuove il senso dei valori, prepara alla vita professionale, genera anche un rapporto di amicizia tra alunni di carattere e condizione sociale diversa, disponendo e favorendo la comprensione reciproca.
Essa inoltre costituisce (…) un centro, alla cui attività ed al cui progresso devono insieme partecipare le famiglie, gli insegnanti, i vari tipi di associazioni a finalità culturali, civiche e religiose, la società civile e tutta la comunità umana.

È dunque meravigliosa e davvero importante la vocazione di quanti, collaborando con i genitori (…) e facendo le veci della comunità umana, si assumono il compito di educare nelle scuole. Una tale vocazione esige speciali doti di mente e di cuore, una preparazione molto accurata, una capacità pronta e costante di rinnovamento e di adattamento.

(Dalla Dichiarazione del Concilio Vaticano II "Gravissimus educationis" sull'eduazione cristiana.
28 ottobre 1965).


mercoledì 11 maggio 2016

Riforme costituzionali: giovedì 12 maggio 2016 ore 21 incontro col prof. Antonio D'Aloia

Il MEIC di Parma, assieme all'Azione Cattolica e alla FUCI, organizza l'incontro  "Riforme costituzionali. Una serata per conoscere e confrontarsi, anche in vista del referendum", giovedì 12 maggio alle ore 21, presso il Centro Pastorale Diocesano
Relatore della serata sarà il prof. Antonio D'Aloia, Ordinario di Diritto Costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma. 
Si tratta di un’ occasione di informazione, approfondimento e dibattito sulle riforme costituzionali approvate in via definitiva dal Parlamento nei giorni scorsi e che saranno sottoposte fra qualche mese a referendum. 

info: 335.8350639

martedì 26 aprile 2016

La "Laudato si'" e i nuovi stili di vita - Lunedì 2 maggio 2016, ore 21

Lunedì 2 maggio 2016, alle ore 21, presso l'Auditorium "Mons. Bonicelli" del Centro Pastorale diocesano (viale Solferino 25), per il ciclo dei "Lunedì della diocesi" dedicati all'Enciclica "Laudato Sì", verrà approfondito il sesto e ultimo capitolo del documento, incentrato sul tema "Educazione e spiritualità ecologica", in cui Papa Francesco invita tutti, in primis i cristiani, a una "conversione ecologica" che si traduca in scelte e comportamenti concreti nella vita quotidiana, improntati alla preservazione dell'ambiente e alla solidarietà.  Relatore della serata sarà Adriano Sella, missionario del creato e dei nuovi stili di vita in Italia e coordinatore della Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita, già missionario della giustizia in Amazzonia (Brasile). Con questo appuntamento si conclude il ciclo di incontri sulla Laudato Sì  2015-2016 promosso da Progetto Culturale Diocesano, MEIC, Centro Etica Ambientale, Cappella Universitaria, Commissione diocesana Iustitia et Pax.

mercoledì 6 aprile 2016

Incontri diocesani sulla "Laudato sì": lunedì 11 aprile il prof. Zamagni sul cap. 5

Lunedì 11 aprile alle ore 21, il prof. Stefano Zamagni, noto economista dell’Università di Bologna, sarà a Parma per il ciclo di incontri diocesani dedicato all’ approfondimento dell’Enciclica “Laudato Sì” . La serata, che fa parte dei “Lunedì della Diocesi”, avrà luogo nell'Auditorium “Mons. Bonicelli” del Centro Pastorale (viale Solferino 25) ed è promossa da Progetto Culturale Diocesano, Centro Etica Ambientale, Cappella Universitaria, Commissione diocesana Iustitia et Pax, MEIC (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale). 
Il prof. Zamagni interverrà sui temi del capitolo 5 dell’Enciclica, intitolato “Alcune linee di orientamento e di azione”. 
Coordinerà l'incontro Daria Jacopozzi (insegnante e componente del “Gruppo 19 marzo”).  

Nel quinto capitolo dell'Enciclica, Papa Francesco analizza il problema dell’uso delle risorse energetiche per poi proporre un profondo cambiamento nell’economia che consenta di raggiungere modalità di sviluppo sostenibili sul piano ambientale ed eque dal punto di vista del benessere di tutti, a partire dai Paesi più poveri. Tutto ciò richiede nuovi modelli (ad esempio attraverso la valorizzazione delle produzioni locali) e chiama in causa la responsabilità della politica – che non può basare le proprie decisioni solo sul consenso a breve termine - , gli economisti e le stesse imprese. “La politica non deve sottomettersi all’economia e questa non deve sottomettersi ai dettami e al paradigma efficientista della tecnocrazia” - afferma il Papa. “Oggi, pensando al bene comune, abbiamo bisogno in modo ineludibile che la politica e l’economia, in dialogo, si pongano decisamente al servizio della vita.” 

Su queste e altre linee di azioni indicate dal Pontefice e in generale sulle possibilità di una “nuova economia”, anche come risposta alla crisi, si soffermerà il prof. Zamagni, sulla scorta dei suoi studi e dell’esperienza di contatto diretto con le realtà produttive più vivaci e innovative. 

venerdì 26 febbraio 2016

Lunedì 7 marzo sul capitolo 4 della Laudato Si' "Ecologia integrale"

Lunedì 7 marzo, alle ore 21 riprendono i “Lunedì della diocesi” dedicati all’approfondimento dell’ Enciclica  ”Laudato Sì” di Papa Francesco, presso la sala convegni del Centro Pastorale (viale Solferino 25). Saranno approfonditi i temi del quarto capitolo dell’Enciclica, intitolato “Un’ecologia integrale”.  
Interverranno Don Michele Aramini, docente di Teologia presso l’Università Cattolica di Milano e studioso di Bioetica, e Antonella Bachiorri, Responsabile del Centro Italiano di Ricerca ed Educazione Ambientale (CIREA), Dipartimento di Bioscienze, Università di Parma. Coordina la serata Angelo Merli, Presidente diocesano dell’Azione Cattolica.  

giovedì 25 febbraio 2016

Domenica 6 marzo 2016: associazioni cattoliche contro le mafie, serata aperta a tutti

CONVEGNO
"PER AMORE DEL NOSTRO POPOLO NON TACEREMO"
REAGIRE ALLE MAFIE QUI ED ORA

DOMENICA 6 MARZO ORE 20,30
CENTRO PASTORALE - VIALE SOLFERINO 25, PARMA
Promosso da: 
FUCI, AZIONE CATTOLICA, MEIC, GRUPPO MISSION, 
MOVIMENTO STUDENTI DI AC - IN COLLABORAZIONE CON LIBERA






giovedì 18 febbraio 2016

Assemblea Presidenti MEIC a Roma (2)

L'incontro nazionale dei Presidenti svoltosi a Roma dal 5 al 7 febbraio ha ospitato anche per un pomeriggio i lavori di un'Assemblea straordinaria del Movimento.
All'ordine del giorno c'era una proposta di modifica di alcuni articoli dello Statuto e del regolamento nazionale relative alla composizione del Consiglio nazionale.
I delegati dei gruppi (per il gruppo di Parma il Presidente, Sandro Campanini) hanno dato il loro assenso alle nuove norme, che ora verranno sottoposte al vaglio della Conferenza episcopale italiana che dovrà convalidarle per sancire definitivamente le modifiche approvate.
La proposta di modifica più importante riguarda il Consiglio nazionale del Movimento. Non appena le modifiche saranno ufficializzate, verranno pubblicate nel sito nazionale del MEIC.

Assemblea Presidenti MEIC a Roma (1)

Accettare la sfida di uscire dai propri recinti, di spingersi in periferia, di cimentarsi nel dialogo con gli uomini e le donne del nostro tempo. Il Meic riscopre la propria vocazione di impegno culturale e, come ha chiesto papa Francesco a Firenze, si mette in gioco per il rinnovamento della Chiesa italiana. È stata questa la riflessione al centro del convegno dei presidenti dei gruppi locali dal titolo "Per una Chiesa in uscita", che si è svolto a  Roma dal 5 al 7 febbraio e che ha lavorato per due giorni approfondendo il cuore del recente magistero pontificio.
All'appuntamento hanno partecipato, per il gruppo di Parma, Sandro e Guido Campanini.

Comunicato dal sito MEIC nazionale
"Il primo dei nostri guai è l'autoreferenzialità: smettiamola di parlarci addosso", ha ammonito il teologo don Armando Matteo, docente all'Urbaniana, il primo dei relatori intervenuti al convegno del Meic. "Il papa ha indicato le periferie esistenziali come meta del nostro 'uscire'", ha proseguito Matteo, indicandone tre in particolare: "Gli adulti, una generazione che per essere felice crede di dover rimanere giovane per sempre e che per questo non sa più educare; le giovani donne, che sono lavoratrici, madri, catechiste, colonne delle nostre comunità, alle quali viene chiesto di essere competitive nella professione e presenti in famiglia in un contesto sociale, politico ed ecclesiale che non è affatto women-friendly; i bambini, che oggi vengono pensati dagli adulti come propria emanazione in un contesto in cui siamo passati dal desiderio del figlio al figlio del desiderio".
Sull'importanza di incontrare chi vive al di là dei confini della comunità ecclesiale ha insistito anche Stefano Biancu, giovane docente di Etica all'Università di Ginevra: "Dialogare per fare cultura è essenziale alla nostra vocazione di cristiani. Come ci ricorda papa Francesco nella 'Evangelii Gaudium', la grazia suppone la cultura". Biancu ha evidenziato una caratteristica fondamentale per il dialogo: la "povertà": "Una povertà che non è solo quella dei mezzi, ma è l'accortezza di non arrivare con tutti gli ingredienti già pronti e magari avendo anche già deciso l'ordine con cui mescolarli".
Un atteggiamento nuovo per cercare il dialogo, quindi, e anche parole nuove: "La Chiesa italiana sulla spinta di Francesco sta cambiando il linguaggio dell'annuncio di Cristo e sta ripensando il rapporto tra gerarchia e laici", ha spiegato Riccardo Saccenti, storico e ricercatore alla Fondazione Giovanni XIII di Bologna. Per Saccenti "pastori e popolo devono sentirsi parte di un 'sinodo', un cammino condiviso che la Chiesa compie in un una tensione costante tra Vangelo e storia. Qui sta il ruolo dei laici che non sono semplicemente confinati nelle realtà temporali, ma il cui specifico è misurare cristianamente la storia degli uomini per restituire ad essa la sua verità e la sua forza".

La capacità della Chiesa di "uscire" si gioca anche su un altro fronte, secondo il teologo del Pontificio Ateneo Sant'Anselmo Andrea Grillo: la liturgia. "A cinquant'anni dalla riforma liturgica del Concilio e spronati dal magistero del papa siamo chiamati a riflettere sull'importanza che i riti hanno all'interno del vissuto cristiano", ha detto Grillo, sottolineando l'importanza di "dare la parola anzitutto al mistero di Dio e mettendo l'etica e il diritto un po' in secondo piano per riportare al centro un'esperienza di comunione che ha bisogno di linguaggi adeguati". "Negli ultimi tempi c'è la tentazione di pensare che il rito abbia una logica diversa dalla cultura e dalla storia", ha concluso il teologo, "e questo ha provocato nella liturgia isolamenti, irrigidimenti e sciatterie. Noi dobbiamo credere invece in una Chiesa che vive una pienezza di comunione capace di esprimersi con parole e gesti essi stessi costruttori di comunione".

Videoclip con interviste ad alcuni relatori al link:

lunedì 1 febbraio 2016

Sulla c.d. "questione gender": 11 febbraio 2016 secondo e conclusivo incontro di approfondimento

Il MEIC prosegue, insieme a chiunque è interessato/a, l' approfondimento delle tematiche collegate alla cosiddetta “questione gender”  con il secondo e conclusivo incontro che prende spunto dal libro “La questione gender: una sfida antropologica” del teologo milanese Aristide Fumagalli (classe 1962), ed. Queriniana, 2015, 100 pp. 
L'incontro avrà luogo GIOVEDI' 11 FEBBRAIO ALLE ORE 21 presso la sede MEIC in Centro Pastorale (viale Solferino 25) e verterà sulla seconda parte del volume (capitoli 4, 5, 6, intitolati "La posizione della Chiesa cattolica", "Prospettive antropologiche"," Coordinate bibliche").
La lettura del libro è consigliata ma si può liberamente partecipare e intervenire anche senza averlo letto.


Info: 335.8350639

Il 2 gennaio a Bocca di Magra, per riflettere, pregare, confrontarsi...

Il 2 gennaio 2016 si è svolta a Bocca di Magra una giornata di spiritualità del gruppo MEIC (piovosa fuori ma luminosa "dentro"...). Un bell'approfondimento, arricchito dalle osservazioni di ognuno, sul celebre ma sempre sorprendente episodio del "cieco nato", dal Vangelo di Giovanni. Nel pomeriggio la Messa assieme, avendo nei nostri cuori tante persone care e i problemi e le speranze dell'umanità...
Ecco una foto-ricordo (il Presidente era presente, ma è dalla parte dell'obiettivo...).